Domani parto per Kathmandu, faccio un giro in montagna nella regione dell'Annapurna. Vorrei scrivere un diario e anche fare qualche foto. Ma questo non ha nessuna importanza, vorrei soprattutto vedere i paesi e le persone e le montagne di quella parte del mondo.
Nello zaino mi porto:
- un paio di pantaloni, due maglie, quattro paia di calze, quattro mutande, quattro magliette che non mi faranno mai soffrire il freddo (grazie, sorella).
- tuta e sacco a pelo per dormire.
- scarponi, giacca a vento, mantella impermeabile, berretto e guanti per i quattromila metri.
- borraccia, pila frontale, binocolo, macchina fotografica, accendino, coltello (un Opinel n.8 incrostato di fontina).
- medicine: amuchina per depurare l'acqua (cinque gocce ogni litro), antibiotico intestinale e fermenti lattici (speriamo che non servano), aspirine per tutto il resto.
- spazzolino, dentifricio, sapone, asciugamano.
- un cordino, forbici, ago e filo.
- libri: "Il leopardo delle nevi" di Mathiessen, "Diario di una scrittrice" di Virginia Woolf, "Lessico famigliare" di Natalia Ginzburg, "Nepal" della Lonely Planet; una carta geografica 1:100.000 della regione dell'Annapurna.
- due penne, un quaderno, un taccuino, settanta pagine stampate della storia che sto scrivendo.
- passaporto, bancomat, cento euro in contanti, orologio, chiavi di casa.
- niente telefono, niente computer.
- generi di conforto: caffè solubile, liquirizia, una fiaschetta di whisky portafortuna. La fiaschetta l'ho fotografata qui sotto.
Ci si vede in dicembre!